Unione Italiana Ciechi ONLUS
Sezione Provinciale di
Taranto

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PERCORSI NATURALISTICI DELLA TOSCANA.

PERCORSI NATURALISTICI DELLA TOSCANA

Curati dal corpo forestale dello stato:

TOSCANA

"NATURALMENTE ACCESSIBILE:
IL PARCO DELL'ORECCHIELLA"
Riserva Naturale
dell'Orecchiella - San Romano Garfagnana (LU)
orari: da novembre a pasqua: a richiesta
-nei mesi di giugno e settembre: 10.00-17.00 -
1° luglio-15 settembre: 9.00-19.00
Informazioni 0583/955525.

Tre percorsi "facilitati" - questa la definizione scelta per indicare nella segnaletica i percorsi per diversamente abili - attraversano la Riserva Naturale dell'Orecchiella in Garfagnana e si intersecano tra loro in poli di attrazione comuni a tutti i turisti: il centro visitatori, i recinti faunistici, il recinto degli Orsi. Il sentiero del Fontanone lungo circa 450 metri con una pendenza media del 6% si sviluppa in un bosco di conifere ed è consigliato in modo particolare ai non vedenti per la ricchezza di suoni (uccelli, fronde, acque) e profumi. Un corrimano in legno rende sicuro il percorso sul lato valle. Con una lunghezza di 1020 metri il Sentiero degli Orsi permette di avvicinare i plantigradi - separati dai visitatori da una robusta struttura - in un ambiente naturale e con una vista splendida sulle Alpi Apuane. La vegetazione è unicamente arbustiva (ginestre, felci e rose canine) e i pascoli recano le tracce del passaggio dei cinghiali e dei cervi. Poco distante ha inizio il Sentiero dei Cervi, una delle aree più visitate del parco, dove, sulla distanza di 320 metri si trovano recinti faunistici che ospitano cervi, mufloni, galli forcelli e caprioli.



Sentiero "SONIA"

Riserva Statale di Badia Prataglia Poppi (AR)
aperto tutti i giorni
Informazioni 0575/559155.

A poca distanza dall'eremo di Camaldoli, nella Riserva Statale di Badia Prataglia - nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi - tredici anni fa il Corpo Forestale dello Stato ha realizzato un percorso dedicato ai portatori di disabilità motorie e visive. Il sentiero, tracciato in lieve pendenza a mille metri di quota, si snoda tra abeti bianchi e faggi, continuamente arricchito, ospita da poco tempo un'area umida dedicata agli anfibi di foresta come rane e tritoni. I non vedenti hanno a disposizione lungo la staccionata delle riproduzioni in resina per familiarizzare con le forme degli anfibi, oltre che tavole in braille per conoscere l'ecosistema palustre. Sempre incentrata sull'elemento liquido, un'area di sosta tematica in riva a un ruscello permette di avvicinare i visitatori a un tema molto importante alla base della prevenzione dei dissesti idrogeologici: le opere di sistemazione idraulico-forestali. Qui, ingegneri naturalistici coadiuvati dall'abilità manuale dei boscaioli, hanno realizzato delle opere di contenimento dell'erosione del terreno unicamente con l'utilizzo di legname e pietre reperiti nel bosco, metodo economico, rispettoso delle caratteristiche dell'ambiente e ecologicamente compatibile. Cervi, caprioli e cinghiali non mancano, ma sono difficili da vedere, a differenza dei picchi e delle loro tane che con un po' di allenamento si possono riconoscere sui tronchi di abete bianco.



Sentiero "NATURA"

Riserva Forestale di Protezione
Duna Feniglia - Comune di Orbetello (GR)
aperto tutto l'anno
Informazioni 0564/834086

Il sentiero Natura, a poca distanza dal mare e in vista del promontorio dell'Argentario, si snoda per 700 metri all'interno delle Riserva Forestale di Protezione della Duna Feniglia. La Riserva, istituita nel 1971 per tutelare la vegetazione del Tombolo che all'inizio del '900 appariva completamente denudato, è stata oggetto di continui rimboschimenti e rinaturalizzazioni curate dal Corpo Forestale dello Stato, e oggi ospita un ecosistema ricco di presenze vegetali anche se la nota dominante è quella del Pino domestico. Il percorso per non vedenti - progettato per consentire il contatto diretto con l'ambiente circostante - è articolato in tredici stazioni congiunte da un corrimano nelle quali è possibile percepire i differenti aspetti della riserva, una "palestra verde" per acuire i sensi e per conoscere la natura prescindendo dalla vista. E così, dalle impronte dei diversi abitanti della pineta, alla forma delle piante, dalla differente consistenza della corteccia arborea ai profili delle foglie, i visitatori imparano a conoscere un'essenza verde toccandola o annusandola, come chi è pratico del bosco riesce a riconoscere un animale ascoltandone il rumore o il verso, anche senza vederlo.




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Ultimo Aggiornamento Giugno 2005.
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